Condilomi anali (HPV)

I condilomi sono piccole formazioni tondeggianti dal colore biancastro o roseo-brunastro, dal tipico aspetto a cresta di gallo simili a delle verruche, che si possono sviluppare nelle zone genitali, nella zona perianale, nel canale anale e sulle mucose orali.

Sono contagiosi e tendono a moltiplicarsi, e sono causati dal Papilloma virus (HPV). La trasmissione è per via sessuale o per contatto fisico con le lesioni.

La maggior parte delle volte quando un soggetto sano viene a contatto con l’HPV non sviluppa alcuna malattia e nemmeno si accorge di esserne venuto a contatto; in caso contrario il virus può sviluppare lesioni quando incontra soggetti con sistema immunitario indebolito.

Di per sé l’infezione da HPV non è una patologia pericolosa o grave, ed è per lo più asintomatica, il problema è che tali lesioni a seconda del ceppo virale che le provoca hanno più o meno probabilità di trasformarsi, se trascurate, in lesioni tumorali (carcinoma anale, tumori della cervice uterina, tumori di vulva, vagina, pene e orofaringe).

Tale trasformazione è più probabile con i ceppi di HPV 16, 18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59, 68 mentre è meno probabile con i ceppi 6, 11, 42, 43, 44.

Tuttavia la trasformazione in lesioni tumorali non avviene se i condilomi vengono asportati o bruciati.

La diagnosi si effettua con la visita proctologica e successivamente l’asportazione chirurgica mediante esame istologico e microbiologico, per la ricerca dell’HPV e la tipizzazione virale (se necessaria).

La terapia dei condilomi è l’asportazione, che può avvenire mediante:

Qualunque tecnica venga utilizzata per l’asportazione dei condilomi, essi tendono spesso a ripresentarsi, mentre l’infezione da HPV può essere eradicata solo dal sistema immunitario dell’ospite.

La prevenzione è possibile mediante il vaccino anti HPV.